AIR MODEL SHOW 2011 |
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Mercoledì 06 Luglio 2011 23:21 |
E’ giunta alla diciottesima edizione la manifestazione aeromodellistica che si è tenuta il 28 e 29 maggio di quest’anno sul campo di volo di Artena, a cura dell’Aeroclub città di Velletri e gestito dalla ormai famosa “dinastia Pelloni”.
La squadra è composta dal padre presidente, dal figlio Daniele Pelloni, nostro orgoglio nazionale che ci rappresenterà con la squadra nazionale ai campionati del mondo di F3A, che si terranno a luglio in America, da Giggetto che, per chi non lo conoscesse, è nonno e padre dei due famigerati Pelloni. Lui è l’addetto al vettovagliamento ma, la sua più grande attenzione la pone al tricolore, che non deve mai mancare sulla tavola, il verde infatti è il colore della sua vigna dalla quale scaturiscono il “bianco ed il rosso”!
Prima di parlarvi delle performances dei piloti, giunti, da tutta Italia, vorrei spiegarvi come è stata strutturata l’organizzazione tecnica e logistica della manifestazione.
Alla consolle addetto alle musiche Massimo Nardini, la voce speaker Sandro Felci, il direttore di gara Gianni Cavola, il fotografo ufficiale Luca Bonanni quattro “guardialinee” per la sicurezza dell’area volo, ai parcheggi un incorruttibile posteggiatore “autorizzato”, un servizio di pronto soccorso in autoambulanza, presente per tutta la durata della manifestazione.
E il catering?Vogliamo chiamarlo così? Non vi dico il menù, ma il servizio… tutti seduti al riparo, sotto un immenso gazebo, un pentolone da caserma e una griglia “dantesca” hanno lavorato a pieno regime, fino alla ripresa dei voli dopo la pausa pranzo.
Un bar sempre aperto ed una botticella dei rifornimenti con “caola” ad erogazione gratuita: un carburante molto apprezzato!
Ed ora parliamo del luogo!
Località avio superficie Artena, Comune di Velletri nel Parco regionale dei Castelli Romani, su un alto pianoro, con una vista che abbraccia i monti Lepini, in lontananza gli Altipiani di Arcinazzo, con il corollario dei monti Simbruini ed Ernici,…beh…lì anche chi non vola, come me, ma che di piste ne ho viste tante, insieme ad Achille ed al suo padrone (che purtroppo ormai volano insieme nelle piste dei cieli), devo dire che lì, in quello spettacolo unico, gli aerei sembrano galleggiare nell’aria, da far sembrare tutto così facile!
Chi era presente? A menzionarli tutti la sfilza di piloti sarebbe lunghissima, tutti molto bravi e apparentemente d’accordo sui modelli da presentare tale è stata la varietà di velivoli. Si è andati dalle riproduzioni d’epoca, acrobatici, biplani, elettrici e scoppio, elicotteri da riproduzione, turbine a reazione ed un poco visto, ma perfetto MACCHI MC 72, idrovolante elettrico, pilotato magistralmente da Salinetti Danilo, che ha fatto ricordare l’allora record mondiale di velocità stabilito nell’ottobre 1934 dal Maresciallo Pilota FRANCESCO AGELLO, record tuttora valido per idrovolanti con motore alternativo.
Altra presenza prestigiosa, la partecipazione di studenti, del quarto e quinto anno di ingegneria Aerospaziale della Sapienza di Roma. I quali nel laboratorio di meccanica del volo, del prof. De Matteis , hanno progettato e costruito due aeromodelli elettrici per uso particolare, con i quali si sono cimentati in America alla COMPETITION DESIGN BUILD AND FLY, ottenendo un ottimo piazzamento. Il gruppo di studi era composto da 31 studenti, alcuni dei quali oggi presenti in pista. Per la competizione avvenuta invece in Turchia, con lo studio di 17 studenti al FUTURE FLIGHT DESIGN, si è in attesa dei responsi di giuria.
Il pilota? Ma chi, se non il nostro Luca Friggeri che continua a tenere alto il valore dei nostri piloti anche all’estero.
Queste cose fanno onore alle facoltà di appartenenza ed elevano sempre più la considerazione dell’aeromodellismo. Che non è affatto un gioco!
Vengo ora a illustrarvi che aria tirava in pista e cosa si vedeva in cielo. In alcuni momenti sembrava di essere davvero in un aeroporto tanto l’aria era carica di cherosene con il suo tipico odore!
E poi …il rumore, il sibilo del passaggio in affondata, i fumogeni aperti del DANY mb339 della pattuglia acrobatica frecce tricolore… ai comandi Daniele Pelloni che ancora una volta si e’esibito con impressionante realismo.
Sempre in tema di carburante cherosene, sfreccia in aria l’EURO SPORT di Vertaldi Claudio di Napoli spinto da una turbina SIMGET 3000.
Al suo atterraggio, con un decollo perfetto ma difficile per un jet si alza in volo l’F16 del viterbese Luca Magnanti. Una riproduzione in assetto da guerra con in vista tutto il suo potenziale d’offesa, che in alcuni momenti ci ha fatto immaginare l’attuale impiego in reali scenari di guerra ora in atto in alcune parti del mondo.
Gli acrobatici per antonomasia lo YACQK 54, i SUKHOI 29 e tanti altri ancora hanno dato vita a giorni di vero aeromodellismo dinamico!
Fra questi piloti possiamo prevedere che ce ne saranno alcuni che prima o poi affronteranno l’agonismo. Infatti, si sono viste delle esibizioni acrobatiche che, senza nulla togliere a tutti gli altri, hanno rapito il pubblico con il naso all’aria e le dita incrociate.
Vito Cinquepalmi, con il suo SUKHOI 29 quando e’ atterrato ha fatto tirare un sospiro di sollievo a molti esperti piloti che capivano bene il rischio di quel tipo di volo.
Daniele Vidoli, anche lui su SUKHOI 29 ha dato una dimostrazione di cosa si può fare quando l’acrobazia e’ congiunta fra la tecnica costruttiva del mezzo ed i riflessi d’azione agli stick del pilota.
I Pardini con il loro YACQK 54, pilotato magistralmente da Davide, un pilota che ha militato nella categoria acrobatica F3A ora abbandonata, (ma la classe come si dice non e’ acqua) il quale ci ha promesso che alla prossima manifestazione porteranno quello che stanno costruendo con il padre Vittorio e cioè una roba da tre metri e cinquanta motorizzato con un quadricilindrico da 400 cc! Il modello e’ pronto e già collaudato! Si stanno ora dettagliando tutte le prassi burocratiche per la omologazione nella categoria aereo modelli ( e non ultraleggeri) .
In questa occasione si rammenta a tutti i piloti che ad Ottobre come nella precedente edizione si svolgerà su questa stessa pista la gara della COPPA LAZIO MAXI intitolata al Memorial di Andrea Grasselli un pilota che sicuramente tutti voi avrete conosciuto.
Per la partecipazione occorre soltanto l’ idoneità al pilotaggio e l’assicurazione .
Termino qui quanto sono riuscito a memorizzare e a trasmettervi di quella giornata che e’ sicuramente meno della metà di quello che ho visto.
Non sono un giornalista sportivo ma sicuramente un appassionato tifoso di questo “sport” e qualche volta il tifo mi tradisce verso qualcuno.
Per tutti coloro che non sono stati menzionati questo e’ solamente dovuto alla mia non personale conoscenza e non per la loro minor capacità. Mi scuso per questo e mi riprometto in futuro di fare la loro conoscenza e stringere loro la mano anche in ricordo di Andrea, il pilota che volava sorridendo portando allegria e capacità nelle prove più impegnative di questa attività da lui fatta nel mondo ai più alti livelli.
Felici voli e felici vacanze a tutti.
FRANCO GRASSELLI
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